Allestito anche quest'anno l'angolo missionario
L’Ottobre Missionario ci da la possibilità di aprire “lo sguardo del cuore sugli immensi spazi della missione”, sul lavoro che tanti missionari svolgono per annunciare la Parola di Dio laddove essa è ancora sconosciuta. Il Papa nel suo messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale ci parla di COMUNIONE ECCLESIALE come unica vera chiave della Missione. La Chiesa, infatti, avendo come modello Cristo, suggella non solo un’intima unione con Dio ma anche con l’intera umanità.
Come da tradizione anche quest’anno nella nostra parrocchia abbiamo allestito l’angolo missionario, partendo proprio dal messaggio del Papa dove si sottolinea la dimensione eucaristica della Chiesa. Dunque abbiamo pensato ad una tavola imbandita preparata da Gesù stesso per tutti i popoli della terra, tutti riuniti in un’unica mensa.
Di settimana in settimana, durante la messa domenicale, porteremo in questo angolo missionario un piatto che rappresenta un continente e si sensibilizzerà l’assemblea a scoprire le problematiche di quel determinato continente oltre che affidarlo al Signore nella preghiera.
Riportiamo di seguito i vari commensali alla mensa del Signore.
1^ SETTIMANA: ALLA MENSA DEL SIGNORE CON…L’OCEANIA
In Oceania conoscono Gesù dal 1800 grazie all’arrivo dei missionari che per annunciare il Vangelo hanno dovuto affrontare mille ostacoli sia ambientali che culturali. Non era semplice essere ascoltati! Oggi il Cristianesimo ha radici salde: affidandosi a Dio, i missionari si son messi al servizio della popolazione lacerata da gravi malattie e povertà. Hanno seguito e seguono tuttora i malati, creano scuole, partecipano attivamente alla loro vita: oggi la gente del posto si sente amata. Soprattutto i bambini possono essere cristiani senza rinnegare le tradizioni degli antenati: attraverso il Vangelo presentato dai missionari la gente impara a conoscere un solo Dio che ama tutti senza distinzione esprimendo con canti e danze la loro gioiosa gratitudine.
2^ SETTIMANA: ALLA MENSA DEL SIGNORE CON...L'AMERICA LATINA
L’America Latina ha un triste primato: il maggior numero di bambini ombra. Secondo una stima dell’ONU attualmente nel mondo ci sarebbero 50 milioni di neonati non iscritti all’anagrafe. Questi bambini è come se non fossero mai nati. Sono senza identità, finiscono inghiottiti nel nulla senza che nessuno possa intervenire quando si imbattono in un evento più grande di loro come la perdita dei genitori, una violenza subita, lo sfruttamento nel lavoro… Perché? La povertà, l’ignoranza dei genitori, certe volte anche una guerra, impediscono la comunicazione della nascita agli uffici addetti. Una mancanza che segna la vita di questi piccoli: non possono andare a scuola e avere assistenza sanitaria, votare, trovare lavoro. Grazie all’opera di missionari e di associazioni di volontari da qualche anno si è attivata una campagna di informazione con spot radiofonici, poster, volantini affinchè questi bambini possano diventare cittadini a tutti gli effetti.
3^ SETTIMANA: ALLA MENSA DEL SIGNORE CON...L'ASIA
In ASIA, prima lo sconvolgimento sociale ed economico causato dal crollo dell’Unione Sovietica, poi il conflitto con la vicina Armenia ha causato migliaia di vittime e un aumento di famiglie di profughi sfollati all’interno dell’Azerbaigian. Sono carenti tutti i servizi sociali che riguardano la salute, l’istruzione e il lavoro. I bambini sono i più vulnerabili: vittime della disgregazione familiare vengono abbandonati ed ospitati in orfanotrofi inadeguati, carenti di strutture igieniche. Qui la loro salute, già precaria a causa di malnutrizione, subisce un ulteriore peggioramento: malattie respiratorie e infezioni parassitarie provocano un alto tasso di mortalità infantile soprattutto per i bambini al di sotto dei 5 anni.
4^ SETTIMANA: ALLA MENSA DEL SIGNORE CON… L’AFRICA
Li chiamano “bambini stregoni”: sono le nuove vittime della miseria e della superstizione. In alcuni paesi dell’Africa gli adulti accusano i bambini di portar sfortuna, di causare morti, malattie, incidenti e loro stessi, I BAMBINI, alla fine se ne convincono e si sentono colpevoli . Sono cacciati , umiliati, picchiati e a volte anche uccisi. Possono avere due, quattro anni, ma sono giudicati colpevoli dei maggiori mali. Spesso questi bambini appartengono a famiglie poverissime e il loro numero aumenta con l’aumentare della crisi economica. Allontanati dalla famiglia, vivono spesso soli per strada e sono costretti a sopravvivere rubando. Non hanno una mamma che si occupi di loro e nessun posto sicuro dove rifugiarsi. I missionari cattolici accolgono moltissimi bambini in ostelli, orfanotrofi: qui vengono nutriti, istruiti, aiutati a reintegrarsi nella società ma soprattutto a recuperare la speranza e la fiducia nella vita.
5^ SETTIMANA: ALLA MENSA DEL SIGNORE CON… L’EUROPA
In Romania sono purtroppo molto frequenti le violenze domestiche su donne e bambini e l’abbandono dei minori. In questo paese l'adozione è quasi sconosciuta. Nessuno vuole i «figli di nessuno», per cui i bambini abbandonati o vengono restituiti ai clan che li sfruttano o passeranno tutta la vita in istituto. È quindi necessario interrogarsi anche sui provvedimenti di rimpatrio, quando questi bambini senza nessuno vengono rispediti nelle loro terre cosa gli spetta? La Romania si trova in una situazione particolarmente delicata in seguito alla chiusura di numerosi istituti e orfanotrofi in cui i ragazzi romeni privi di famiglia venivano accolti. Ma tale chiusura non è stata affrontata con la costituzione di altre forme di accoglienza. I ragazzi sono rimasti privi di punti di riferimento e di conseguenza sono stati facile oggetto di sfruttamento e reclutamento da parte della malavita. E’ doveroso quindi verificare le condizioni di vita dei bambini rimpatriati, per capire soprattutto se sono destinati a vivere in un istituto o se verranno riconsegnati ai clan di sfruttamento da cui provengono.
TUTTI I POPOLI SPEZZANO IL PANE CON CRISTO
* testi inerenti i continenti tratti dal sussidio POIM 2009/2010
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