IL PELLEGRINAGGIO PAOLINO DEI RAGAZZI MISSIONARI
di Michele Sciancalepore
Il 30 maggio a Roma, noi ragazzi missionari di tutta l’Europa ci siamo riuniti in un pellegrinaggio per concludere l’anno Paolino e per assistere ad una udienza con Sua Santità
Benedetto XVI. Alle 7:00 circa siamo scesi dai pullman radunati in Piazza S.Pietro e abbiamo aspettato l’apertura delle porte della Sala Nervi, dove era previsto l’incontro con il Papa.
Alle 10:00 siamo entrati nella sala dove alcuni giovani ci hanno intrattenuto con balletti, giochi ed esibizioni che hanno anche coinvolto ed entusiasmato, inoltre abbiamo ascoltato dei canti interpretati da un gruppo di ragazzi laziali, ovvero ”le voci bianche di Latina”. In attesa dell’incontro con il Papa i due presentatori ci hanno fatto notare come in quella enorme sala fossero raccolte usanze diverse, in quanto c’erano gruppi provenienti dalla Francia, dalla Germania, dalla Polonia e da tutte le regioni dell’Italia dalla Sicilia alla Lombardia, dalla Puglia all’Abruzzo.
Dopo tanta attesa, alle 12:00 circa è entrato nella Sala Nervi il Santo Padre. Alcuni bambini della “Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria” hanno posto alcune domande al Papa il quale ha risposto con un esauriente discorso concentrato su tre punti principali. Il Santo Padre ci ha invitato ad accettare noi stessi, a volerci bene, perché in questo mondo sempre più legato alle apparenze molte sono le emarginazioni di ragazzi, uomini o anziani diversi dalla massa. Inoltre il Papa nel suo messaggio ci ha incitato anche a trovare la strada verso la pace, una pace intesa come disponibilità e amore verso il prossimo, e a vivere bene insieme rispettandoci gli uni gli altri.
Nel suo discorso il Papa ci ha dato anche dei consigli per diventare dei buoni ragazzi missionari e per far crescere e conoscere la Chiesa in tutto il Mondo, per fare ciò, ci ha detto di pregare molto e di far conoscere la preghiera a chi non sa cosa essa sia, e di spingere a pregare chi non ha fede in Dio. Con queste parole significative ci ha lasciato augurandoci un buon proseguimento di giornata. Questo incontro con il Papa mi ha fatto pensare al ruolo che ogni singola persona ha nella comunità cristiana. Infatti per ritenersi cristiano non basta partecipare alla messa domenicale, ma un vero cristiano deve diffondere e gridare a voce alta ciò in cui crede, o meglio, la PERSONA in cui crede: Gesù! Noi ragazzi missionari dovremmo prendere esempio da tutti i grandi missionari in giro per il mondo che offrono la propria vita per portare Gesù ai popoli che non lo conoscono. Credo, però, che al momento possiamo impegnarci ad annunciare Gesù nel nostro piccolo, trasmettendo il nostro amore per Lui negli ambienti che frequentiamo e nella nostra vita !
Alle 10:00 siamo entrati nella sala dove alcuni giovani ci hanno intrattenuto con balletti, giochi ed esibizioni che hanno anche coinvolto ed entusiasmato, inoltre abbiamo ascoltato dei canti interpretati da un gruppo di ragazzi laziali, ovvero ”le voci bianche di Latina”. In attesa dell’incontro con il Papa i due presentatori ci hanno fatto notare come in quella enorme sala fossero raccolte usanze diverse, in quanto c’erano gruppi provenienti dalla Francia, dalla Germania, dalla Polonia e da tutte le regioni dell’Italia dalla Sicilia alla Lombardia, dalla Puglia all’Abruzzo.
Dopo tanta attesa, alle 12:00 circa è entrato nella Sala Nervi il Santo Padre. Alcuni bambini della “Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria” hanno posto alcune domande al Papa il quale ha risposto con un esauriente discorso concentrato su tre punti principali. Il Santo Padre ci ha invitato ad accettare noi stessi, a volerci bene, perché in questo mondo sempre più legato alle apparenze molte sono le emarginazioni di ragazzi, uomini o anziani diversi dalla massa. Inoltre il Papa nel suo messaggio ci ha incitato anche a trovare la strada verso la pace, una pace intesa come disponibilità e amore verso il prossimo, e a vivere bene insieme rispettandoci gli uni gli altri.
Nel suo discorso il Papa ci ha dato anche dei consigli per diventare dei buoni ragazzi missionari e per far crescere e conoscere la Chiesa in tutto il Mondo, per fare ciò, ci ha detto di pregare molto e di far conoscere la preghiera a chi non sa cosa essa sia, e di spingere a pregare chi non ha fede in Dio. Con queste parole significative ci ha lasciato augurandoci un buon proseguimento di giornata. Questo incontro con il Papa mi ha fatto pensare al ruolo che ogni singola persona ha nella comunità cristiana. Infatti per ritenersi cristiano non basta partecipare alla messa domenicale, ma un vero cristiano deve diffondere e gridare a voce alta ciò in cui crede, o meglio, la PERSONA in cui crede: Gesù! Noi ragazzi missionari dovremmo prendere esempio da tutti i grandi missionari in giro per il mondo che offrono la propria vita per portare Gesù ai popoli che non lo conoscono. Credo, però, che al momento possiamo impegnarci ad annunciare Gesù nel nostro piccolo, trasmettendo il nostro amore per Lui negli ambienti che frequentiamo e nella nostra vita !
Nessun commento:
Posta un commento