domenica 20 dicembre 2009

RITORNA A GAZA, SIGNORE!

La preghiera da recitare in questo giorno della memoria


«Il terrore piomberà su di voi come un turbine»

Signore nostro Dio, a Natale, un anno fa, un disastro si è abbattuto su di noi come una tempesta.

Sotto i bombardamenti eravamo affamati e assetati. I nostri bambini piangevano.

Non trovavamo pane per loro nè acqua per placare la loro sete

«Perché, Signore, stai lontano,ti nascondi nel tempo dell’angoscia

(Salmo 10,1)

Le finestre e le porte delle nostre case sono state distrutte dalle detonazioni delle bombe e noi deperivamo nel freddo di dicembre e dell’inverno che avanzava.

I nostri corpi raggelati dalla paura, dalla sete e dalla fame, non potevano consolare i piccoli che si rannicchiavano su di noi.

«Perché, Signore, stai lontano, ti nascondi nel tempo dell’angoscia


«Quello sarà un giorno di tribolazione e d’angoscia,

giorno di calamità e di miseria (Sofonia 1,5)

Morivano gli innocenti, soprattutto i bambini, le donne e i vecchi.

Chi resisteva viveva all’addiaccio, per le strade e nei cimiteri, sotto le bombe, piangendo e urlando,mendicando pietà, consolazione e protezione.

"Voglio dar libero sfogo al mio lamento, voglio parlar nell’amarezza dell’anima mia." (Giobbe 10,1)

Ma Il mondo restava indifferente alla nostra pena, muto e lontano da noi.

I carri armati e le bombe ci massacravano e noi ci sentivamo profondamente umiliati.

"Voglio dar libero sfogo al mio lamento, voglio parlar nell’amarezza dell’anima mia."


«Gioite nella speranza, siate pazienti nella tribolazione,

perseveranti nella preghiera» (Romani 12,12)

E’ trascorso un anno e ancora soffriamo per la fame, la sete, gli stenti, l’assedio, l’umiliazione e la paura. Tra la schiavitù e la morte non c’è davvero scelta.

E se la morte si imporrà a noi, i nostri cuori ritroveranno il coraggio necessario per affrontare la morte.

Signore della Pace, fa piovere la pace su di noi!

Signore, fa che impariamo a sentire il grido delle vittime di tutti i conflitti come oggi sentiamo quello delle voci che si levano da Gaza.

Perdona la nostra sordità, apri le orecchie e i cuori all’angoscia del nostro prossimo.

Signore della Pace, fa piovere la pace su di noi!


E anche noi, con la consolazione che riceviamo da Dio,

fa che possiamo consolare chi si trova in qualsiasi genere di afflizione!»(2 Cor 1,4)

Signore Gesù, quando sei passato da Gaza, fuggendo la minaccia di Erode, noi ti abbiamo protetto.

Ti abbiamo nutrito. Abbiamo riscaldato il tuo corpo indebolito. Ti supplichiamo: ritorna ancora a Gaza!

Non dimenticare il tuo popolo di più di tremila cristiani e un milione e mezzo di musulmani.

Signore della Pace, dona la pace alla nostra terra.

Siamo assetati di giustizia: Vieni Signore Gesù.

Preghiera di Padre Manuel Musallam, 5 novembre 2009

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